Ipnosi Ericksoniana e Meditazione
connettersi alla saggezza interiore e aprirsi alla dimensione transpersonale
I diversi modelli della psicoterapia e della spiritualità hanno elaborato una varietà di metodi per facilitare il processo di contatto e connessione con il mondo interiore al fine di portare in primo piano i bisogni e i significati profondi che determinano le nostre scelte e decisioni.
Il Focusing ad esempio, sviluppa ulteriormente le intuizioni dell’Approccio Centrato sulla Persona e propone un processo di elaborazione che a partire dalla sensazione profonda (felt sense) arriva a una simbolizzazione che porta al cambiamento interno.
La Gestalt lavora con il modello del ciclo di contatto e ritiro, con un bagaglio tecnico per facilitare la consapevolezza attraverso l’esperienza sensoriale nel qui ed ora e l’utilizzo dell’immaginario.
La Psicoanalisi stessa attraverso il metodo delle associazioni libere intende fare in modo che emergano contenuti inconsci in modo poi da essere analizzati.
La Visualizzazione creativa utilizza le immagini e la fantasia, mentre l’Ipnosi Ericksoniana ha sviluppato un metodo profondo e particolarmente innovativo per favorire la risposta dall’interno, l’attivazione di conoscenze e risorse che potenzialmente sono disponibili a livello inconscio.
La meditazione e le tradizioni contemplative hanno da secoli affinato pratiche utili a pacificare la mente, rilassare il sistema psicocorporeo e coltivare qualità transpersonali e realizzare livelli sempre più evoluti di integrazione tra compassione e saggezza.
Il tratto comune è quello di facilitare il processo di emersione di modalità di pensiero e di elaborazione che non sono razionali e che appartengono in diversa misura al mondo inconscio e quindi a quella saggezza interiore che viene enfatizzata nell’approccio ericksoniano.
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Ipnosi, Meditazione e Mindfulness
Ipnosi e meditazione: terreni comuni
Da un punto di vista esperienziale ipnosi, meditazione e mindfulness hanno in comune la focalizzazione dell’attenzione verso le realtà interiori e le modificazioni della coscienza che si manifestano a partire da questa focalizzazione. Questa focalizzazione comporta delle modificazioni nella percezione e nello stato della coscienza che sono sostanzialmente simili nell’ipnosi come nella meditazione.
L’ipnosi, ad esempio, ha alcune caratteristiche che la rendono del tutto simile alle pratiche di meditazione concentrativa o shamata come vengono definite nella tradizione buddista. Attraverso una qualche forma di fissazione dell’attenzione, sul respiro, su un oggetto, su un’immagine interiore, il meditante (così come il paziente in seduta ipnotica) sperimenta delle modificazioni nella percezione e nella esperienza psicocorporea (ciò che sente e prova), nella direzione di una certa luminosità e lucidità della coscienza accompagnate da calma mentale e rilassamento corporeo.
Al tempo stesso le meditazioni di consapevolezza o vipassana, da cui derivano le forme attuali della mindfulness, comportano delle significative modificazioni della coscienza, dovute all’aumentare della capacità di presenza mentale e della stessa concentrazione che si sviluppa in maniera naturale durante la pratica. In questo tipo di pratiche l’attenzione non è ristretta ad un singolo punto o oggetto, ma si apre, per così dire, ad accogliere ogni esperienza che sorge, in un flusso continuo di sensazioni, percezioni, esperienze emotive, pensieri o immagini.
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